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      CD Bain Wolfkind - The Swamp Angel (Hau Ruck!, 2009) 
         Nessuna  delusione per il secondo "long playing" firmato dall'austriaco Bain  Wolfkind, dai tempi di quel 'Music For Lovers & Gangsters' - del  2oo5 [la sua discografia comprende anche una manciata di mini: Love  Letters, Confidential Report e Wasteland _ tutti per Hau Ruck!, tutti  più che discreti] e uscito sotto il peso di numerose aspettative. Lui  aveva inoltre già operato sotto la sigla Novo Homo, ma questa è una  storia completamente diversa. Con quella sua voce roca, ma appena meno  aspra che in precedenza, scende in altri inferi di crudo (dark)blues _  progenie di Birthday Party, Crime + City Solution, Beasts of Bourbon.  Manopola del reverbero al limite (vera palude...) e si porta dietro una  chitarra che cambia pelle, puntando sempre e comunque al cuore. Per  quanto mi riguarda, allo stato delle cose le sue sono tra le migliori  ballate noir del giro(ne) Post-industriale (per la cronaca Bain è anche  nei Der Blutharsch) - non è un genio forse, ma fa davvero bene il suo  sporco lavoro, architettando un sottofondo adeguato a storiacce da  consumare in fretta, in topaie impregnate di fumo e letti sfatti e  tanto tempo per rimpiangerle. Fin troppo chiare Corruption Is The  Currency, The Crossroads, Your Dogs And Your Lynchin' Mob, Nailed To  The Mast, The Eye Of The Hurricane, The Palace Of Pain, Down To The  River, Blue Eyes And Codeine, A Scar Called Hate, Come Ride With Me,  The Rooster And The Crow, Just A Drowning Man, Rainin' In My Heart, The  Drugs In Your Veins, Killer's Kiss - lente, ossessive, tra fantasmi di  Cash e Fassbinder, ma anche rimandi a Cohen (molto c'era in Wasteland)  e - come giustamente notava Pustianaz - sorta di speculare darkside del  più bastardo blues dei '9o - quello degli immensi Oblivians e della  Crypt Records... chissà, forse Tim Warren non gradirebbe per niente il  paragone, e magari bollerebbe come noiosamente 'arty' certe elegie di  The Swamp Angel che al mio player chiedono invece il repeat, nonostante  il minutaggio del disco sia già fin troppo elevato.
 (Antonio Olivieri)
 
 myspace.com/bainwolfkind
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